La piana di Viterbo divide la regione Vulsina da quella Cimina, determinata dall’omonimo apparato vulcanico; la regione cimina è caratterizzata dal paesaggio del tutto peculiare delle colture del nocciolo e dei suggestivi castagneti da frutto, dal tipo di habitat e dalla vegetazione forestale, particolarmente ricca di elementi mesofili che ne evidenziano una forte individualità.
I Monti Cimini costituiscono quanto rimane della corona perimetrale di due sistemi vulcanici: uno più antico, il vulcano Cimino, con il Monte Cimino, situato nel comune di Soriano nel Cimino (altitudine 1.053 m s.l.m.) e uno più recente, il vulcano Vicano, con il monte Fogliano (963 m) m s.l.m. la plurisecolare Faggeta Del Monte Cimino ricopre la vetta a quota (1.053) m s.l.m.
Poggio Nibbio (896 m s.l.m.) luogo dove sono installate numerose antenne ripetitrici radiotelevisive e il monte Venere (851 m s.l.m.), la cui caldera ospita oggi il lago di Vico (o Cimino).
Il Monte Venere in determinati periodi si presentava come un’isola lacustre, mentre attualmente emerge in seguito alla stabilizzazione dovuta all’apertura dell’emissario artificiale del rio Vicano.
I monti Cimini si presentano più alti e ripidi verso nord, più dolci e sinuosi verso sud.
Il centro più popoloso è Vetralla che rivendica ogni anno con un’importante e secolare cerimonia tradizionale chiamata Sposalizio dell’albero, la proprietà del Monte Fogliano sul comune di Caprarola. Altri centri sono Soriano nel Cimino, più vicino al lago è Caprarola, Ronciglione, Canepina e San Martino al Cimino che completano l’elenco dei centri francamente cimini.
Il monte Venere
Il lago di Vico conserva i tratti tipici delle asperità dei fianchi vulcanici meglio di ogni altro lago di origine vulcanica in Italia.
Altri edifici vulcanici secondari ai quali afferisce anche il monte “la Palanzana”, (802 m s.l.m.) che sovrasta Bagnaia e Viterbo si trovano in particolare sulle pendici del monte Cimino ed ebbero funzione di bocche vulcaniche secondarie del vulcano più antico.
La regione cimina comprende il territorio di 20 comuni.
Consigli utili per l’escursionista
- non andare mai in montagna da solo;
- seguire sempre i segnavia CAI bianco-rosso a distanza d’occhio;
- non lasciare mai il sentiero che si sta percorrendo;
- prima di partire verificare sempre il meteo e durante l’escursione;
- lasciare sempre detto dove vai, ad un amico o ad un famigliare;
- se non ti senti bene fisicamente rinuncia, rifarai l’escursione un altro giorno.
Alcune indicazioni utili per la lettura della mappa virtuale
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